Super User

Super User

Mercoledì, 20 Maggio 2020 14:06

I Portici - Patrimonio di cultura e identità

I portici di Bologna rappresentano un importante patrimonio per la città e ne sono simbolo insieme alle numerose torri. Non esiste al mondo un'altra città che abbia tanti portici quanto Bologna.

COMUNICATO STAMPA
IT.A.CÀ LA FOTOGRAFIA

Nell’ambito di  IT.A.CÀ migranti e viaggiatori - festival del turismo responsabile, uno spazio particolare è dedicato alla fotografia d’autore. Con queste mostre riprende anche l’attività di TerzoTropico, nonostante le numerose limitazioni dovute alla situazione che ha funestato l’anno in corso. Pur in edizione limitata per la temporanea chiusura dello spazio espositivo QR Photogallery, presenteremo tre mostre fotografiche in altrettante sedi della città.
La sezione è curata dall’Associazione TerzoTropico-APS, in collaborazione con Tempo e Diaframma, Galleria Fotografica Paoletti, Millennium Gallery e DAS Dispositivo Arti Sperimentali.


Roselena Ramistella, è una fotografa siciliana con un background in scienze politiche.
Al centro delle sue narrazioni fotografiche troviamo problematiche sociali, ritrattistica, interazione tra uomo e mondo naturale. Esplora questi temi con sguardo personale e intimo, sempre sperimentando nuove tecniche per creare un proprio stile narrativo e artistico personale. Il suo lavoro ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali nel 2018 ha vinto il Sony Awards nella categoria Natural world & Wild life e il suo  lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e Europa. È Ambassador e docente Leica e collabora con magazine e riviste come: L’uomo Vogue, Repubblica, Internazionale, Wordt Vervolgd Amnesty, Io Donna, i suoi lavori sono apparsi su The Guardian, BBC, The Times e British journal of Photography.

Foto Roselena Ramistella
Foto Roselena Ramistella


Deepland è un viaggio personale iniziato a maggio 2016. Ho viaggiato a dorso di mulo su antichi sentieri siciliani, partendo dai Nebrodi, passando per le Madonie, i Peloritani e fino ai Monti Sicani. La mulattiera è una strada rurale simile a un sentiero, ma adatta anche alla circolazione di animali da soma. Prima dello sviluppo della stessa rete stradale moderna, rappresentava il collegamento e la rotta commerciale tra le città e le terre coltivate. Fino a una cinquantina d'anni fa, i muli avevano un ruolo di primo piano per gli abitanti della campagna siciliana, fornendo lavoro e assistenza agli agricoltori locali. A causa della crisi economica, molte persone stanno tornando in campagna, soprattutto i giovani, che hanno scelto di reagire a questo difficile momento storico lavorando la terra, piantando colture locali e allevando il bestiame, creando una nuova economia rurale. Il progetto, tuttora in corso, si articola in due parti, la ricerca delle comunità locali ancora residenti in zone remote e la traccia di una nuova mappa, un documento di ciò che resta delle vecchie mulattiere, l'ultimo aggiornamento delle quali risale agli anni '50.

Paoletti Galleria Fotografica - Strada Maggiore 14 Bologna
Dal 7 al 22 novembre

Orari
lunedì 17,00-19,30
martedì, mercoledì, venerdì e sabato 10,00-12,30 e 17,00 19,30
giovedì 10 – 12,30
Domenica e festivi chiuso
DEEPLAND
Fotografie di Roselena Ramistella Vincitrice Sony Award 2018 www.roselenaramistella.com

MIGNON è un’associazione nata nel 1995 per realizzare un progetto fotografico finalizzato alla ricerca dell’uomo e del suo ambiente.
Il successo di critica e l’interesse per le esposizioni del Gruppo hanno portato Mignon ad occuparsi anche della promozione di manifestazioni, corsi, serate, incontri e mostre di altri fotografi. Sin dall’inizio il Gruppo ha sentito un profondo interesse nei confronti delle storiche testimonianze della fotografia con vocazione sociale: dal fondamentale lavoro realizzato dalla F.S.A. Farm Security Administration, all’ineguagliabile funzione ricoperta dalla Photo League nella crescita della cultura fotografica, fino alle migliori pagine del fotogiornalismo mondiale (LIFE e i fotografi di Magnum). Le frequentazioni con Giovanni Umicini e Walter Rosenblum hanno influenzato la poetica del Gruppo determinando un’attenzione particolare alla “Street Photography” e agli strumenti operativi da utilizzare: un bianconero essenziale, seguito dalla ripresa fino alla stampa finale.
Mignon ha pubblicato più di trenta libri fotografici tra i quali segnaliamo “Fotografie Mignon” (1999), “Altre umanità” (2001), “20 Mignon” (2016), “Rethinking the human street” (2018), e ha realizzato decine di mostre fotografiche in Italia e all’estero, tra le quali: Centro Nazionale di Fotografia di Padova (2001), Centro Culturale Candiani di Mestre (2016), Castello di San Vito al Tagliamento nell’ambito di Friuli Venezia Giulia Fotografia organizzato dal CRAF (2018), Istituto Italiano di Cultura (Edimburgo 2018).
Attualmente il gruppo è composto da Giampaolo Romagnosi, Ferdinando Fasolo, Fatima Abbadi, Giovanni Garbo, Davide Scapin, Mauro Minotto.

Foto Abbadi Fatima - Mignon
Foto Abbadi Fatima - Mignon


SAFAR
Giordania, un viaggio per conoscere

La Giordania richiama alla mente, luoghi di millenarie culture e splendidi monumenti, naturali o realizzati dalla mano dell'uomo. Siti meravigliosi come Petra, il deserto di Wadi Rum, il Mar Morto e la Valle del Giordano, che popolano l'immaginario occidentale grazie alle testimonianze dei viaggiatori che nei secoli hanno visitato queste terre, e soprattutto più recentemente grazie a numerosi capolavori cinematografici, come "Lawrence Arabia", "Indiana Jones" e "Star Wars". l moderni viaggiatori occidentali, che negli ultimi anni con sempre maggior interesse visitano questi luoghi, lo fanno proprio perché attratti da queste meraviglie.
Ma la Giordania non è solo questo, non è soltanto un luogo fantastico che nutre le nostre fantasie d’avventura; è una terra popolata da tempo immemore da genti di culture diverse che convivono in armonia, ricca d'arte, fatta di sensazioni, sguardi umani, accoglienza, tolleranza, ospitalità. Una terra che sin dall'antichità, grazie alla sua posizione strategica, è stata crocevia di scambi culturali e commerciali, rotta di pellegrinaggi verso La Mecca, teatro di battaglie e conquiste imperiali rimaste impresse nei numerosi siti archeologici. Una terra che è testimone della nascita e dello sviluppo delle tre religioni abramitiche e nella quale ancora oggi, a dispetto di quanto succede in molte altre aree del Medio Oriente, cristiani e musulmani convivono in armonia e nel rispetto reciproco, tanto da rendere questa particolare attitudine alla tolleranza e alla fratellanza uno degli aspetti fondanti del tessuto sociale e identitario del Paese. Ne è testimonianza anche l’accoglienza che i giordani hanno riservato nel recente passato ai profughi palestinesi, che ancora oggi ospitano nella loro terra, e più recentemente a quelli siriani.
Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto ad intraprendere questo SAFAR ("viaggio" in lingua araba). Tra i tanti punti di osservazione che la Giordania ci ha offerto, siamo stati rapiti in modo particolare da quello costituito dall’incontro con suoi abitanti. Per le strade di Amman, o lungo le numerose rotte che attraversano il deserto, abbiamo scoperto una mescolanza di popoli e culture che convivono in pace e armonia, e siamo stati accolti con generosità, ospitalità, solidarietà: tutti aspetti che richiamano una universale umanità che ancora oggi, purtroppo, è necessario rivendicare.

DAS – Dispositivo Arti Sperimentali Via del Porto 11/2 Bologna
INAUGURAZIONE 7 novembre 2020 alle ore 18,00 dal 7 al 22 novembre

Orari
da giovedì a domenica dalle 16,00 alle 20,00
SAFAR – Giordania, un viaggio per conoscere - Fotografie di Fatima Abbadi, Ferdinando Fasolo, Giampaolo Romagnosi, Davide Scapin
Gruppo MIGNON - www.mignon.it

Guido Samuel Frieri nasce a Urbino nel 1977, sin da giovanissimo inizia il suo percorso creativo frequentando le prestigiose scuole artistiche della sua città natale.
Da subito si appassiona alla fotografia e con essa inizia a ritrarre in pellicola la realtà che lo circonda, con uno spiccato senso di umanità e delicatezza. I volti immortalati nelle sue fotografie ritraggono eroi quotidiani che trovano così il modo di esprimere emozioni, paure, desideri. Condividere storie per raccontare il mondo, è questo il compito che Guido Frieri si sente chiamato a svolgere e che porta a compimento attraverso il mezzo fotografico. Sguardi, espressioni e gesti, eternamente fissati nei suoi scatti, svelano persone le cui esistenze sono il riflesso della società moderna. La macchina fotografica diventa lo strumento con cui rivelare una realtà dove la bellezza è sinonimo di coraggio e dignità, dove l’essere umano, pur muovendosi in situazioni umanamente insostenibili, non soccombe né perde la sua fierezza.
Le fotografie di Frieri fungono da autentici appunti di luce, che hanno il prezioso compito di rivelare le devastanti situazioni socio economiche che oggi affliggono tanta parte della società.

Foto Guido Samuel Frieri
Foto Guido Samuel Frieri


MENINOS DE RUA
I bambini delle favelas brasiliane

Dopo la prima edizione, tenutasi a Palazzo Re Enzo lo scorso gennaio in occasione di Arte Fiera 2020, torna la mostra fotografica MENINOS DE RUA. Una serie di scatti inediti, uniti alle foto più suggestive già esposte nello storico palazzo di Bologna, accenderanno ancora una volta i riflettori sulla vita dei bambini di strada del nord-est del Brasile. Meninos de Rua, ovvero i bambini di strada, è un reportage etico e sociale realizzato nel mese di Novembre 2019 tra Fortaleza e Quixadà in collaborazione con Nuovi Orizzonti, una Comunità Internazionale che si pone l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale realizzando azioni di solidarietà a sostegno di chi è in grave difficoltà. Insieme a Chiara Amirante, fondatrice e presidente di Nuovi Orizzonti, don Davide Banzato ed Emanuele Rainaldi, Guido ha intrapreso un viaggio nel nord-est del Brasile, una delle zone più povere del mondo, documentando le molteplici attività della Comunità a favore delle popolazioni del luogo. I Meninos de Rua sono bambini spesso vittime di atroci abusi. Molte volte, abbandonati dalle loro famiglie, sono costretti a vivere di accattonaggio o di attività criminali. Iniziano sin da giovanissimi a sniffare colla e fumare scarti di cocaina. Un altro pericolo da cui devono essere protetti sono i cosiddetti “squadroni della morte”, i “justiceiros”, formazioni paramilitari assoldate da imprenditori locali, che li uccidono senza alcuna pietà.

“Quando mi proposero di partire insieme a Nuovi Orizzonti, per raccontare attraverso la fotografia ciò che accade in Brasile, risposi immediatamente di sì. Non conoscevo di persona Chiara Amirante, don Davide Banzato ed Emanuele Rainaldi, ma sin dal primo momento in aeroporto a Fiumicino mi sentii avvolto da una profonda sensazione di benessere. La mia prima impressione fu di avere di fronte a me delle persone di immenso valore. Persone che hanno donato tutta la loro esistenza a favore dei più deboli, dei più emarginati e, in questo specifico caso, degli ultimi del Brasile. La mia personale ambizione è quella di promuovere, con questa mostra fotografica, le opere benefiche che Nuovi Orizzonti sta realizzando in Brasile attraverso le molteplici attività di volontariato”.

Guido Samuel Frieri

Le foto in mostra saranno messe in vendita durante l’intera manifestazione. Le somme ricavate confluiranno nei progetti a sostegno a distanza dei bambini brasiliani e delle rispettive famiglie. Millennium Gallery - Via Riva Reno 77 Bologna
INAUGURAZIONE 7 novembre 2020 ore 18,30. Dal 7 al 22 novembre

Orari
da giovedì a sabato 17-19
MENINOS DE RUA – I bambini delle favelas brasiliane. Fotografie di Guido Samuel Frieri
www.guidosamuelfrieri.com

Giovedì, 06 Febbraio 2020 14:10

CLOSER - DENTRO IL REPORTAGE

CLOSER - DENTRO IL REPORTAGE

BOLOGNA, 18-19-20 SETTEMEBRE 2020 - Quarta Edizione

La quarta edizione del festival di fotografia sociale Closer – Dentro il Reportage, si dipana a Bologna da venerdì 18 a domenica 20 settembre 2020 tra mostre, incontri, workshop e letture portfolio. Negli spazi di QR Photogallery (via Sant'Isaia 90) e nel vivaio urbano Senape (Via Santa Croce 10/ABC), Closer apre spazi di visibilità per fotografi e temi –selezionati tra le numerose proposte della open call– e occasioni di confronto e formazione, tra internazionalità e territorio. Con Closer il mezzo fotografico si fa portavoce di istanze rilevanti e attuali, che entrano dai diversi angoli del mondo nella città di Bologna a suscitare riflessioni condivise per una società inclusiva.

Nato dalla partnership tra le associazioni Witness Journal e Terzo Tropico, Closer è realizzato con il sostegno del Comune di Bologna e in collaborazione con Azienda AUSL di Bologna, Arci Bologna, Festival della Fotografia Etica, Italy Photo Award.

PROGRAMMA

INCONTRI E INAUGURAZIONI
QUANDO: Venerdì 18 settembre 2020 ore 18.30
DOVE: QR Photogallery - via Sant’Isaia 90, Bologna
COSA: Inaugurazione della mostra collettiva con i reportage dei fotografi vincitori della open call internazionale indetta da Closer.
Giuseppe Cardoni con Vita e morte, rapsodia messicana
Enrico Genovesi con Nomadelfia
Chiara Negrello con Recicladoras
Aun Raza con For the love of Lahore
Claudio Rizzini con Anima nera
Inaugurazione della mostra dedicata alle foto singole vincitrici della open call dei fotografi Nicola Zolin, Ignazio Sfragara, Emanuela Caiazza, Daniele Stefanizzi, Vincenzo Di Pilato.
Ingresso gratuito.
Dopo il festival, entrambe mostre resteranno visitabili fino al 7 ottobre 2020 dal lunedì alla domenica dalle ore 9 alle 19.

QUANDO: Sabato 19 settembre 2020 ore 19
DOVE: QR Photogallery - via Sant’Isaia 90, Bologna
COSA: Incontro con il fotografo documentarista Paolo Marchetti, che negli ultimi anni ha ricevuto oltre cento riconoscimenti internazionali tra cui World Press Photo, POY - Picture of the Year, di cui è stato insignito per 8 volte, Photographer of the Year 2016, Sony Award, Alexia Foundation Grant, Getty Images Grant.
Ingresso gratuito

QUANDO: Sabato 19 settembre 2020 ore 20.30
DOVE: Senape Vivaio Urbano - Via Santa Croce 10/ABC, Bologna
COSA: Inaugurazione della mostra The Wretched and the Earth di Gabriele Cecconi. Un intenso reportage sulla drammatica condizione della popolazione musulmana Rohingya a Cox’s Bazar, nel sud del Bangladesh
Ingresso gratuito
Dopo il Festival, la mostra resterà visitabile fino al 30 settembre 2020 dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.

MOSTRE
DOVE: QR Photogallery - via Sant’Isaia 90, Bologna
COSA: Mostra con i reportage dei fotografi vincitori della call internazionale aperta da Closer: Vita e morte, rapsodia messicana (Giuseppe Cardoni); Nomadelfia (Enrico Genovesi); Recicladoras (Chiara Negrello); For the love of Lahore (Aun Raza); Anima Nera (Claudio Rizzini). Mostra dedicata alle foto singole vincitrici della open call dei fotografi Nicola Zolin, Ignazio Sfragara, Emanuela Caiazza, Daniele Stefanizzi, Vincenzo Di Pilato.
Ingresso libero.
Dopo il festival, entrambe mostre resteranno visitabili fino al 7 ottobre 2020 dal lunedì alla domenica dalle ore 9 alle 19.

DOVE: Senape Vivaio Urbano - Via Santa Croce 10/ABC, Bologna
COSA: : Mostra The Wretched and the Earth di Gabriele Cecconi. Un intenso reportage sulla drammatica condizione della popolazione musulmana Rohingya a Cox’s Bazar, nel sud del Bangladesh.
Ingresso libero.
Dopo il Festival, la mostra resterà visitabile fino al 30 settembre 2020 dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.

WORKSHOP
QUANDO: Sabato 14 marzo 2020
DOVE: QR Photogallery - via Sant’Isaia 90, Bologna
COSA: Workshop Fotogiornalismo e nuovi media con Federico Bernini, Giulio Di Meo, Amedeo Novelli. Il corso esplora il mondo e la storia del fotogiornalismo, le sue regole, le sue leggi, il codice etico, l’affermarsi ormai definitivo dei media online e i cambiamenti che lo stanno attraversando. INFO E ISCRIZIONI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

QUANDO: Sabato 18 settembre e domenica 20 settembre
DOVE: QR Photogallery - via Sant’Isaia 90, Bologna
COSA: Workshop di fotografia documentaria Raccontare per immagini con Paolo Marchetti. Rivolto a tutti coloro che desiderano apprendere i processi intellettivi e pratici, necessari alla narrazione per immagini. Mediante specifiche analisi, si approfondiranno i passaggi cruciali del reportage e di come sia fondamentale accettare l’importanza del pensiero e la conoscenza di un metodo, prima ancora di realizzare fotografie. INFO E ISCRIZIONI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

QUANDO: Sabato 19 settembre
DOVE: QR Photogallery - via Sant’Isaia 90, Bologna
COSA: Workshop Photoediting: il lavoro di scelta delle immagini per un settimanale di attualità e la creazione delle copertine con Maysa Moroni, photoeditor di Internazionale e responsabile della copertina del settimanale. Sia che si tratti di una testata giornalistica affermata che nel caso di portali indipendenti sul web, le competenze di photoeditor sono fondamentali per la gestione dei racconti basati sull’immagine fotografica. Il workshop è comprensivo di lettura collettiva dei progetti fotografici dei partecipanti. INFO E ISCRIZIONI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

LETTURE PORTFOLIO
QUANDO: Domenica 20 settembre ore 10-13 e ore 15-17
DOVE: QR Photogallery - via Sant’Isaia 90, Bologna
COSA: Letture portfolio con Aldo Mendichi e Alberto Prina del Festival della Fotografia Etica di Lodi, punto di riferimento nel panorama europeo della fotografia di reportage. I tre lavori ritenuti migliori in sede di letture portfolio saranno inseriti nell'Italian Collection dell’Italy Photo Award, che darà loro ampia visibilità attraverso propri canali, sito web, account Instagram e pagina Facebook. Gli autori potranno inoltre partecipare gratuitamente a una delle prossime tappe di Lettura Portfolio dell’Italy Photo Award.

Aldo Mendichi è il Presidente del Gruppo Fotografico Progetto Immagine dal 2013, coordinatore del Festival della Fotografia Etica dal 2010. È stato membro della giuria del World Report Award dal 2011 al 2018, premio assegnato nell’ambito del Festival. Fa parte della redazione della rivista di reportage online LUDESAN LIFE, testata del Gruppo Progetto Immagine.

Alberto Prina è stato uno dei fondatori nel 1989 del Gruppo Fotografico Progetto Immagine, ha ideato e coordina il Festival della Fotografia Etica dalla sua prima edizione nel 2009. Collabora a festival, eventi e gallerie fotografiche per la diffusione del fotogiornalismo e della fotografia documentaria. Organizza corsi e workshop sul linguaggio per immagini e sul reportage.

Ingresso gratuito con tessera associativa 2020 di Witness Journal.

INFO E ISCRIZIONI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mercoledì, 15 Gennaio 2020 10:11

Saturazione-una convivenza impossibile

Saturazione – una convivenza impossibile

Nell’ambito della manifestazione ART CITY - Arte Fiera 2020, Sabato 25 gennaio alle ore 20,15 nello spazio QR Photogallery nel Quadriportico Roncati, in Via Sant’Isaia 90 Bologna inaugura la mostra

Fotografie Ivano Adversi
Cianotipie Laura Bertazzoni

a cura di Cristina Berselli
Presentazione di Letizia Rostagno
promosso da Associazione TerzoTropico e QR Photogallery
in collaborazione con Witness Journal, AUSL di Bologna

venerdì 8 marzo 2019 dalle 18:30 Inaugurazione delle mostre dei vincitori di CLOSER 2019 Saranno proiettati i reportage dei classificati dal 6° al 10° posto Le mostre resteranno aperte fino alle 20,30. Da sabato 9 a 31 marzo, apertura delle mostre tutti i giorni dalle 9 alle 19

Si parla molto e si mostrano spesso gli effetti deleteri per il pianeta dell'uso delle materie plastiche, in particolare per le difficoltà e l’incuria nello smaltimento. La maggior parte della comunicazione è relativa all’inquinamento irreversibile per corsi d'acqua, oceani e per le creature che li abitano. Numerose sono le iniziative culturali e artistiche in merito. Molto meno si insiste sugli effetti dannosi delle plastiche sulla terra ferma e sui suoi abitanti, animali e vegetali. Il non sentirsi direttamente parte in causa rischia di provocare il senso della non urgenza di intervento per le persone che abitano territori lontani dal mare.
L'obiettivo del progetto SATURAZIONE – una convivenza impossibile non è tanto quello di documentare puntualmente quanto accade con un reportage classico, quanto quello invece di provocare il visitatore con immagini costruite, per quanto inerenti alla realtà.

Nella sua presentazione, Letizia Rostagno scrive. ...Non è facile metter in piedi un percorso come quello qui presentato, che ambisce a essere nello stesso tempo mostra e manifesto di denuncia. E bisogna essere altresì molto coraggiosi oggi a voler attirare l’attenzione su un tema così importante con mezzi ed espressioni di bellezza, eleganza e qualità, quando nemmeno più grida, strepiti e il gusto più becero sono in grado di farlo. Oggi che la qualità sembra più un titolo di demerito che di merito. Per fortuna questo sembra aver spronato i due bravissimi autori, piuttosto che demotivarli. Ciò che hanno tentato è un interessantissimo esperimento, messo in atto attraverso diversi meccanismi. Dando un ulteriore senso alla “Saturazione” del titolo e con lo scopo di catturare l’attenzione dello spettatore, hanno utilizzato il mezzo, la fotografia, saturandolo di technè (intesa sia come fare che come tecnica). Le bellissime fotografie di Ivano sono state elaborate digitalmente a livello coloristico per essere in seguito oggetto di collage fotografico con la sovrapposizione degli scatti di plastiche fatti da Laura. Il risultato è stato stampato su carta da incisione e rielaborato, ancora da Laura, con la cianotipia. Meditata anche la scelta delle immagini. Non esistono immagini che parlano da sole e il riconoscimento di ciò che rappresentano dipende dalla condivisione fra autore e spettatore sia di informazioni rispetto a un dato soggetto sia di codici. In questo caso la fotografia si fa forte della propria credibilità come oggettivo mezzo di verità, o così percepita. Sia gli animali, la natura che le plastiche sono stati fotografati nella loro verità. E dunque queste immagini assolvono a uno degli scopi dell’immagine che è quello informativo. D’altra parte giocano con un codice acquisito della cultura occidentale che ascrive a tutto ciò che è selvaggio la qualità del naturale al massimo grado, dell’incontaminato. Perciò la scelta di utilizzare principalmente scatti di animali selvaggi.

Sull’abbinamento natura selvaggia e plastica si attiva un’altra delle funzioni delle immagini: quella evocativa. Siamo, ahinoi, abituati a vedere rifiuti e plastiche abbandonati un po’ dovunque tanto nelle città che nella natura vicina a noi (mare, montagna, campagna). Riconoscerle in un contesto selvaggio ci costringe a un esercizio di immaginazione per evocare e dare significato a ciò che ci viene proposto. L’evocazione dipende dall’informazione già disponibile, si basa su informazioni già acquisite, sollecita la memoria di cose conosciute. Ma il potenziale evocativo delle immagini non può fare a meno dell’elemento dell’immaginazione che è lo sforzo alla ricerca di significati, di cui la nostra mente è avidissima. Su questo puntano gli autori. Ci chiedono di immaginare una situazione, che per fortuna e forse ancora per poco, non fa parte del nostro immaginario acquisito.
Soltanto di fronte all’inconsueto e al non congruente ci rendiamo conto dell’elemento enigmatico della rappresentazione e fermiamo la nostra attenzione. Ed è quello che succede di fronte a queste immagini. Proviamo la strana sensazione che nonostante l’apparenza tutto sommato confortante della normalità, ci sia qualcosa di sbagliato. Pur riconoscendo i singoli elementi è l’intera configurazione che ci appare “strana” e richiede la nostra attenzione e uno sforzo d’immaginazione, di apertura della visione.
Senza essere sensazionalistica e gridata, questa mostra chiama in causa, in modo subliminale e non, la parte migliore e sopita di ognuno di noi oltre ad offrirci immagini di grande eleganza e bellezza. Forse che la bellezza riuscirà, nonostante lo scetticismo di molti, a salvare il mondo?

Venerdì, 22 Novembre 2019 09:55

Workshop da Montevideo a Buenos Aires

Programma del workshop
Da Montevideo a Buenos Aires

La festa della dea del mare Il carnevale a Montevideo le atmosfere ammalianti di Buenos Aires e del tango

Partenza il 30 gennaio. Arrivo a Montevideo il 31 mattina.

31 gennaio Sistemazione e visita della città.
Sistemazione in Air Madreselva, ex tangueria e attuale residenza artistica.
Indirizzo - Durazno 1666 (entre Minas y Magallanes).

1 Febbraio Fotografie nel Barrio alla preparazione per il carnevale Parque Rodò, Rambla y Calle Ramirez., le persone, gli spazi, le atmosfere.

2 Febbraio FIESTA DI IEMANJA
Migliaia di persone si raccolgono sulle rive del fiume, vestite di bianco e azzurro, recando offerte a Iemanja, la dea del mare. La Playa Ramirez (vicina alla residenza Air Madreselva) è sicuramente il luogo più suggestivo per immergersi in questa sorprendente atmosfera di sacro e pagano.

3 Febbraio
Mattina: Fotografie al Mercado del Puerto. Pranzo nel Puerto.
Pomeriggio: Museo di arte contemporanea all’interno dell’ex carcere Miguelete.
Sera: Verifica lavori svolti.

4 Febbraio
Mattina:La Ciudad Vieja sarà il soggetto del lavoro fotografico. Pranzo in zona.
Pomeriggio: Zona del Prado, museo Blanes e Jardin Japones.
Sera: Spettacolo di musica tradizionale (in base alla programmazione decisa al momento).

5 Febbraio
Sera: Plaza Seregni, la zone del tango uruguayano. Plaza del Entrevero, Avenida 18 de Julio.

6 Febbraio
Carnevale: Le atmosfere della festa, dal mattino a notte fonda, da raccontare con le nostre fotografie.

7 Febbraio
Mattina:Partenza per Colonia.
Tarda mattinata e pomeriggio: Fotografie della splendida e gradevole cittadina.
Tramonto: Partenza per Buenos Aires in traghetto e arrivo in tarda serata.

8-10 Febbraio (Buenos Aires)
La città del tango, le suggestive atmosfere dei quartieri, dalla Boca a Palermo Vieja, a San Telmo patria del tango.
Entreremo in milonghe poco turistiche, dove avremo la possibilità di fotografare. Il cimitero della Recoleta, il museo dell’Immigrazione, la Casa Rosada e tanto altro ancora.
Nel corso dei tre giorni ci sarà il tempo anche per le verifiche e le discussioni sul materiale fotografico realizzato

Venerdì, 01 Marzo 2019 09:53

Closer-Dentro il Reportage

Le Associazioni TerzoTropico e Witness Journal presentano
CLOSER – Dentro il reportage

Mostre, incontri, libri, workshop
8-10 marzo 2019

venerdì 8 marzo 2019 dalle 18:30 Inaugurazione delle mostre dei vincitori di CLOSER 2019 Saranno proiettati i reportage dei classificati dal 6° al 10° posto Le mostre resteranno aperte fino alle 20,30. Da sabato 9 a 31 marzo, apertura delle mostre tutti i giorni dalle 9 alle 19

sabato 9 marzo Workshop Dall’idea alla foto
Docente: Francesco Cito
Orari: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Workshop Fotogiornalismo e nuovi media
Docenti: Federico Bernini, Giulio Di Meo, Amedeo Novelli
Orari: dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 14:15 alle 18:00
Dalle 18.30 alle 19.30
Incontro con l’autore Francesco Cito e il fotogiornalismo
Dalle 10.00 alle 18.00
Sony
Presentazione delle ultime mirrorless della nota casa giapponese, con possibilità di provare fotocamere e obiettivi. Breve illustrazione delle caratteristice di Alpha 9 e degli altri modelli.

Domenica 10 marzo 10,00 – 13,00 e 14,00 – 17,00
Workshop Dall’idea alla foto

Workshop per bambini tenuto da ATTO @ Parco della Montagnola - ex casa del custode (il workshop rientra all’interno del festival Assedio! - organizzato da Arci Bologna, Antoniano, Checkpoint Charly e Binario 69 - nato con la volontà di riunire alcune delle realtà artistiche e culturali bolognesi “fuori porta” per costruire insieme una rassegna di workshop, laboratori, concerti ed eventi nel Parco della Montagnola)

Letture portfolio a cura del Festival di Fotografia Etica con Alberto Prina e Aldo Mendichi dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 16,00. Per iscriversi alle letture occorre essere in possesso della tessera associativa Witness Journal

Senape Vivaio Urbano in via Santa Croce 10 Mostra “Afghanistan”, una retrospettiva dedicata al lavoro diel fotoreporte Francesco Cito, vincitore di due World Press Photo e di numerosi altri riconoscimenti internazionali. Le immagini in mostra ripercorrono la guerra afghano-sovietica che Cito ha documentato durante un viaggio di 1200 km a piedi, seguendo i mujaheddin afgani.

Un’altra mostra è dedicata al centesimo numero della rivista Witness Journal che celebra un decennio di attività editoriale dedicata all’informazione e alla divulgazione fotogiornalistica attraverso storie provenienti da tutto il mondo.

Per informazioni sulla manifestazione
www.qrphotogallery.it - www.terzotropico.it - http://witnessjournal.com/ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per iscrizioni contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Martedì, 02 Ottobre 2018 13:00

In/finito

INSTALLAZIONI FOTOGRAFICHE
Palazzo Poggi 7 - 14 ottobre

PERFORMANCE
Sala di Ulisse dell’Accademia delle Scienze 8 e 9 ottobre

Mercoledì, 18 Luglio 2018 08:16

Bella Impresa

Mercoledì, 18 Luglio 2018 08:10

A Misura d'Uomo

Mercoledì, 18 Luglio 2018 08:05

Alessandro Zanini

Alessandro Zanini


SITO WEB: www.alessandrozanini.it

Pagina 3 di 6